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Libra: la criptovaluta di Facebook

Giovanni CapacciolibyGiovanni Capaccioli
Giugno 20, 2019
in Applicazioni reali
Reading Time: 12 mins read
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libra

Index

  • Libra (Facebook) – Intro
  • Partecipanti di Libra
  • Obiettivo: scalabilità, velocità
  • Il motore di Libra
    • Mark Zuckemberg:
  • Features
  • Considerazioni generali

Libra (Facebook) – Intro

Sono oramai diverse settimane, se non mesi, che circolano sul web notizie sull’ingresso del colosso social facebook nel mondo Blockchain. 

Riassumendo: è successo, l’ingresso è avvenuto ed è stato rilasciato il White Paper ufficiale.

Tecnicamente parlando facebook ha fondato la libra Association, organizzazione che è entrata nel mondo blockchain con la sua cryptomoneta ed il suo wallet. 

Ma cosa accadrà ora? È la domanda che si fanno in molti. 

Con l’annuncio è stato definito il nome della cryptomoneta, cioè libra; inoltre è stato pubblicato anche il sito web del wallet ufficiale di Libra: www.calibra.com . Quest’ultimo sarà il wallet primario, ma ne nasceranno di nuovi, esterni a facebook o a Libra, i cosiddetti wallet di terze parti.

Le date: il sistema è in pieno testnet, quindi non sarà pienamente utilizzabile dal pubblico, bensì sarà reso disponibile nel primo quadrimestre 2020. Questo affinché il team specifico di programmatori rintracci possibili anomalie o falle per porvi rimedio prima della messa online al pubblico.

Partecipanti di Libra

Libra Association è composto da 28 partecipanti, in crescita, ma è solo l’inizio: facebook conta di raggiungere velocemente quota 100, entro metà 2020.

Il motivo è presto detto: chiunque può aderire all’associazione, a patto che soddisfi i requisiti minimi che vedremo tra poco. Ecco chi sono gli attuali membri:

  • Pagamenti: Mastercard, PayPal, PayU (braccio fintech di Naspers), Stripe, Visa.
  • Tecnologia e mercati: Booking Holdings, eBay, facebook / Calibra , Farfetch , Lyft, Mercado Pago, Spotify AB, Uber Technologies, Inc.
  • Telecomunicazioni: Iliad, Vodafone Group.
  • Blockchain: Anchorage, Bison Trails, Coinbase, Inc., Xapo Holdings Limited.
  • Venture Capital: Andreessen Horowitz, Iniziative innovative, Ribbit Capital, Thrive Capital, Union Square Ventures.
  • Organizzazioni non profit e multilaterali e istituzioni accademiche: Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps, Women’s World Banking.

10 sono i milioni di dollari U.S.A che ciascun partecipante ha dovuto pagare per poter aderire (“cifra minima”) ed eventualmente diventare un nodo di validazione del sistema blockchain. Ciò permette loro di avere un voto nel consiglio dell’Associazione Libra, godendo quindi anche del diritto ad una quota dei dividendi proporzionale al proprio investimento. 

In parole povere: se la riserva di libra (gli utenti pagano in valuta fiat per ricevere la libra stessa) guadagna dai suoi interessi, i partecipanti guadagnano i rispettivi dividendi in relazione alla quota immessa all’entrata nell’associazione Libra. 

Requisiti minimi per entrare:

  1. almeno mezzo rack di spazio sul server, 
  2. connessione Internet dedicata a 100 Mbps o superiore, 
  3. ingegnere per l’affidabilità del sito a tempo pieno,
  4. sicurezza di livello aziendale. 
  5. aziende: obbligo di raggiungere due delle tre soglie seguenti 
  • un valore di mercato di $ 1 miliardo o di $ 500 milioni nei saldi dei clienti, 
  • oppure raggiungere 20 milioni di persone l’anno, 
  • essere riconosciute come prime 100 leader del settore da un gruppo come Interbrand Global o S & P.
  1. Gli investitori focalizzati sulla crittografia devono avere più di $ 1 miliardo di asset in gestione, 
  2. le aziende di Blockchain devono essere state in attività almeno per un anno, avere sicurezza e privacy di livello aziendale e detenere almeno $ 100 milioni in attività.
  3. Solamente un terzo dei membri fondatori può essere composto da aziende dell’ambito crypto.
  4. Possibilità di ingresso anche per organizzazioni di ricerca come le università e le non profit che soddisfino tre delle quattro qualità:
  • lavorare nell’ambito dell’inclusione finanziaria per più di cinque anni,
  • raggiungere più paesi e molti utenti, 
  • una top 100 di Charity Navigator 
  • $ 50 milioni di budget.

Qualsiasi membro riceverà solo un voto o l’1% del voto totale nel consiglio dell’Associazione Libra. Questa modalità è stata introdotta proprio per staccare facebook da Libra, affinché le due entità non risultassero una il dominio dell’altra, garantendo così la decentralizzazione ed evitando così (a facebook) gli addizionali controlli sulle violazioni della privacy.

Obiettivo: scalabilità, velocità

Partiamo con il dire che, allo stato attuale delle cose, la blockchain libra è una Permissioned, quindi solo le aziende che soddisfano i requisiti minimi precedentemente citati possono entrare e formare il consenso che garantisce la governance della blockchain. Non essendo realmente decentralizzata è quindi più vulnerabile agli attacchi, ma questo problema potrebbe essere risolto con l’introduzione, prevista dal team di sviluppo, della Proof-Of-Stake: questo creerebbe un sistema permissionless, ridurrebbe la barriera all’ingresso e terrebbe saldo l’obiettivo della velocità.

Attualmente, con Libra, si parla di una blockchain (libro mastro autenticato con crittografia) del seguente tipo:

  • 2/3 dei nodi devono concordare sulla legittimità della transazione, affinché essa sia scritta in blockchain,
  • semplificazione del riconoscimento delle modifiche inserite in blockchain tramite una struttura di Merkle Tree nel codice,
  • transazioni da 5kb,
  • 1000 tps con nodi da 40 Mbps, 16TB di SSD,
  • 1000 verifiche al secondo per 4 miliardi di conti.

Ricordiamo che ad oggi Bitcoin è stimato in 7 tps (transazioni per secondo) ed Ethereum in 15 tps, entrambe Proof-Of-Work (l’una diversa dall’altra), entrambe totalmente permissionless.

Se un attacco rischiasse di compromettere il sistema? Cosa accadrebbe? Non essendo le transazioni invertibili, in libra viene interrotto il sistema transazioni per dare il tempo di comprendere il danno e risolvere aggiornando il software.

Per quanto riguarda le transazioni si parla di un sistema a costo minimo, equivalente ad una frazione di un centesimo, al fine di coprire il costo del “gas” necessario per la transazione (concetto simile ad Ethereum).

Questa commissione è bassa per i consumatori, gli utenti, che non fanno uso abitudinario di un gran numero di transazioni ciascuno; in casi di attacchi per spam o “denial-of-service” sono commissioni che fanno sentire il proprio peso poiché saranno centinaia di migliaia di transazioni con le relative commissioni, quindi, il doverle pagare, sarà un deterrente per gli attaccanti.

Il motore di Libra

Attualmente libra si basa su una struttura open source su Licenza Apache 2.0:

  • “Rust” è il linguaggio di programmazione che ha permesso la costruzione del “core”, poiché è usato con l’obiettivo di evitare le falle di sicurezza;
  • “Move” è il linguaggio sul quale libra punta, ma non è ancora pronto: con esso l’obiettivo è dare a qualsiasi programmatore la possibilità di sviluppare app Move friendly.

L’obiettivo di Move è abilitare il transito delle monete da un wallet all’altro senza che sia possibile duplicarle, neanche accidentalmente: portare a termine l’obiettivo dell’autore dello smart contract senza che si possano venire a creare bug più o meno accidentali.

LibraAccount.pay_from_sender(destinatario_address, importo)

Finché non sarà pronto Move, gli sviluppatori avranno a disposizione “Move IR” per creare moduli e script di transazione per Libra: sia leggibile dall’uomo che traducibile nel codice Bytec Move che viene scritto nella blockchain.

Il rischio del totale open source: eventuali sviluppatori truffatori potrebbero ottenere successo con le loro app, sostenendo che esse funzionino  bene come quelle degli sviluppatori non truffatori e che quindi siano sicure proprio perché interne all’ecosistema Libra. Ma se i consumatori venissero derubati da questi truffatori, la rabbia salirebbe sicuramente nei confronti di facebook. 

Infatti, anche se facebook tecnicamente è un fondatore di Libra, agli occhi degli utenti è chiaro il rapporto di forza che ha facebook in Libra, ritenendolo quindi responsabile di eventuali problemi come il precedente descritto.

Mark Zuckemberg:

“È decentralizzato, il che significa che è gestito da molte organizzazioni diverse invece che da una sola, rendendo il sistema più equo nel complesso.È disponibile per tutti coloro che dispongono di una connessione Internet e ha costi e commissioni basse.È protetto dalla crittografia che aiuta a mantenere i tuoi soldi al sicuro.Questa è una parte importante della nostra visione per una piattaforma social incentrata sulla privacy, in cui è possibile interagire in tutti i modi in cui si vorrebbe privatamente, dalla messaggistica ai pagamenti sicuri. “

Sembra che facebook non monetizzerà subito da questo comparto, attendendo il momento propizio.

“Con il tempo, speriamo di offrire servizi aggiuntivi per le persone e le aziende, come pagare le bollette con la semplice pressione di un pulsante, acquistare una tazza di caffè con la scansione di un codice o andare in bicicletta con il trasporto pubblico locale senza bisogno di portare contanti o metro pass, “scrive il teamCalibra.Ricorda molto WeChat, l’app usata in Cina, no?

Il motore di libra non è stato costruito per condividere le proprie transazioni sul social facebook, ecco perché non è previsto il suo uso per le pubblicità e retargeting di altro tipo, mentre i dati saranno usati affinché sia possibile il tracciamento dei truffatori in caso, per esempio, di diretta richiesta delle forze dell’ordine.

Features

L’azienda riassume le sue caratteristiche chiave in:

  • App proprietaria per la creazione e gestione del wallet: Calibra. Compatibile Android ed IOS Apple.
  • App di terze parti compatibili con l’intero sistema.
  • Funzioni addizionali interni a WhatsApp e Messenger per collegarli all’intero ecosistema.
  • Metodo accelerato di pagamento soprattutto per i commercianti: QR Code.
  • Possibilità di effettuare pagamenti nei negozi che usino sistemi in stile Square.
  • Rimborso delle monete (quando possibile) perse, in caso di violazione dell’account o truffa.
  • Servizio di chat h24, 7 giorni su 7.
  • “Calibra gestisce tutte le chiavi per te”: non saranno necessarie chiavi crittografiche o password lunghe o complesse.
  • Incentivi per sviluppatori e commercianti: monete libra ai nodi validatori che ottengono l’iscrizione e l’utilizzo di Libra.
  • Incentivi in percentuali sulle transazioni per i portafogli più attivi: chi sarà attivo per oltre un anno, chi attrarrà utenti tramite il processo Know-Your-Customer (processo di riconoscimento identità ed anti frode).
  • Possibilità di conservare gli incentivi o passarli sotto forma di sconti (per esempio) per gli acquisti degli utenti: immagina eBay o Spotify che offrono uno sconto per il pagamento in Libra, mentre gli sviluppatori di wallet potrebbero offrire token gratuiti se l’utente completa 100 transazioni entro un anno.

AlexNorström, Chief Business Officer di Spotify

“Una sfida per Spotify e per i suoi utenti in tutto il mondo è stata la mancanza di sistemi di pagamento facilmente accessibili, specialmente per quelli in mercati finanziariamente svantaggiati. Entrando nell’associazione Libra, c’è un’opportunità per raggiungere meglio il mercato indirizzabile totale di Spotify, eliminare l’attrito e consentire pagamenti su vasta scala”.

Considerazioni generali

È sicuramente palese che un’azienda come facebook abbia preso in seria considerazione le classi di persone che maggiormente trarrebbero beneficio da una moneta globale come Libra, oltre alle grandi difficoltà che le persone stesse soffrono oggi:

  • Lavoratori o migranti. 
  • Residenti e/o lavoratori all’estero. 
  • Coloro che ricevono con difficoltà lo stipendio o i pagamenti, causa terzi.
  • Coloro che sono deboli nei confronti dei detentori dei servizi finanziari tradizionali.
  • Libra ha il potenziale per aiutare gli scambi di denaro, per esempio, tra genitori e figli o altri familiari. 
  • Aiutare le persone a mantenere il credito anche se sono derubati delle loro proprietà fisiche.

E potremmo aggiungerne altre. Nel momento in cui facebook e libra avranno successo, incassando quindi denaro nel wallet Calibra, sarà chiaro che il numero di utenti che staranno usando libra sarà enorme, pagando le proprie transazioni ed incassando dai propri lavori, dalle proprie aziende.

Facebook e gli altri membri fondatori dell’Associazione libra potrebbero quindi guadagnare grandi dividendi sull’interesse prodotto. 

Nel migliore dei casi, quando libra diverrà sia stabile che veloce, le aziende saranno spinte certamente di più ad incrementare i propri investimenti pubblicitari sulla piattaforma social facebook.

Ma pensiamo anche al caso opposto: se libra venisse “hackerata”? Se si dimostrasse in qualche modo inaffidabile?

A questo punto tutti gli utilizzatori ne trarranno certamente le relative conseguenze. Saranno certamente gli utilizzatori del social facebook.

Pensiamo assieme: usando libra sviluppata Open Source, gli eventuali sviluppatori criminali saranno certamente in grado di costruire app con il fine di prendere possesso delle informazioni sensibili degli utenti, le cosiddette informazioni personali, oltre al denaro in forma digitale da essi conservato nei propri wallet. “Cambridge Analytica” ci ricorda qualcosa. 

Quest’ultima è volutamente una provocazione. L’intento non è certamente denigrare una tecnologia appena nata, poiché qualsiasi tecnologia nella storia ha avuto sfide da affrontare, problemi da risolvere, difficoltà da superare.

Il campo della blockchain è ad oggi estremamente competitivo, denso di difficoltà, ma composto da molte menti geniali che sfidano giornalmente i problemi per trasformarli in opportunità, senza nascondersi dalle critiche costruttive, fondando anzi su di esse il perfezionamento delle proprie idee per renderle sicure, scalabili per l’uso comune.

Ecco che il problema non si incarna nello strumento, in questo caso la blockchain, bensì nell’uso che ne viene fatto in relazione all’ambiente di destinazione.

Tags: aziendeBitcoinBlockchainCryptoFacebookHackerSmart contractTransazioniVelocità
Giovanni Capaccioli

Giovanni Capaccioli

R&D, Business Intelligence Manager & Blog Director presso Affidaty S.p.A.

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