Introduzione
Fonti alla mano (articolo al link qui), il Digital Learning è un mercato che cuba oltre 19 miliardi di euro.
La formazione aziendale è fondamentale per il successo di un’impresa e negli ultimi 20 anni è stata trasformata dall’adozione delle tecnologie digitali.
La formazione aziendale è ora più accessibile e personalizzabile, con la possibilità di sfruttare corsi online, video, giochi di simulazione e molto altro.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che diventa figura chiave nella formazione, in grado di analizzare dati sull’utilizzo dei corsi e identificare le aree di miglioramento. E’ possibile personalizzare i percorsi in base alle esigenze individuali e premiare o certificare gli stessi.
La blockchain, inoltre, fornisce un registro digitale sicuro, trasparente ed immutabile dei percorsi di formazione e delle certificazioni dei collaboratori.
Formazione e Intelligenza artificiale
Se ci potessimo voltare indietro e tracciare tutti gli avvenimenti degli ultimi anni ci accorgeremmo che, nonostante il male di una intera pandemia, l’innovazione ha subito una rapida accelerazione che ci ha obbligato ad aprire gli occhi verso alcune innovazioni che, seppur già presenti da qualche anno per un motivo o per un altro, non prendevano piede nella vita di tutti i giorni.
Blockchain, NFT, intelligenza artificiale e metaverso, queste parole sono ormai parte del quotidiano e le aziende stanno cercando di trarne beneficio e di generare opportunità di business. Dopo un largo uso orizzontale dettato dal passo delle criptovalute stiamo vivendo una verticalizzazione sempre più settoriale.
La formazione e le certificazioni ad esempio potranno trarne innumerevoli vantaggi in termini di sicurezza, tracciabilità e verificabilità. Non è una novità parlare di lauree inventate e di certificazioni mai ottenute o addirittura falsificate.
L’unione dell’ intelligenza artificiale, della blockchain e degli nft e perché no, anche della realtà virtuale, ad esempio, potranno permettere alle aziende di creare interi percorsi senza dover obbligatoriamente mobilitare formatori spendendo tempo e risorse per certificarne i processi.
Un formatore virtuale collegato ad una AI sarà in grado di preparare decine se non centinaia di collaboratori contemporaneamente mentre la blockchain e gli nft potranno rendere trasparente e non falsificabile la certificazione ed il percorso stesso.
Non è utopico, sta già accadendo in diverse strutture.
Personalizzazione è la parola d’ordine. In una singola aula potremmo avere persone che pongono domande differenti in base al livello di apprendimento o alle curiosità ma un formatore ha per ovvi motivi un numero di interazioni limitato, una intelligenza artificiale no. L’esperienza utente risulta sicuramente più coinvolgente di un videocorso spesso noioso e poco interattivo.
Applicazioni pratiche
Pensiamo ai corsi di formazione sulla sicurezza o al lancio di un nuovo prodotto dell’azienda. Spegnere un fuoco con un estintore, alzare un carico nella maniera corretta sono azioni replicabili anche in una realtà virtuale e con l’ausilio di strumenti tecnologici alla portata di tutti.
Lanciare e spiegare un nuovo prodotto o servizio ad una rete commerciale spesso richiede sforzi economici e relativa logistica da organizzare e coordinare, questo è il passato. I notevoli risparmi in termini economici sono evidenti ed i vantaggi innumerevoli.
Negli ultimi mesi sempre più richieste ci portano in questa direzione con ottimi feedback sul risultato finale che vuole essere quello di rimanere impresso nelle menti di chi queste esperienze le vive.
Molte scuole ed alcune università a mio avviso sono già in ritardo, considerato che proprio loro dovrebbero essere i fautori nel compiere un passo del genere, ma solo in pochissimi casi se ne sente parlare. Azioni concrete sono monitorabili solo in alcune strutture destinate ad emergere sempre di più, segnando un distacco sempre più ampio rispetto a chi vorrà tenersi legato ad un passato che sicuramente non aiuterà il progresso del nostro paese.
Le aziende più lungimiranti sono obbligate a intraprendere una strada che contempli queste nuove opportunità proprio per evitare di trovarsi a rincorrere strutture molto più interessanti agli occhi dei lavoratori, e le nuove generazioni si sà, non amano i boomers.
Gianfranco Leone
Blockchain Innovation Manager