Intro
“Criptovaluta e trust” è il recente contributo scientifico scritto dall’avv. Massimo Giuliano, apparso nel numero di luglio della rivista “Trusts e attività fiduciarie”, che per gentile concessione della rivista, pubblichiamo in allegato in questo post. L’avvocato Massimo Giuliano é membro della task force Blockchain del MISE e ha assunto, recentemente, in Affidaty S.p.A. l’incarico di Chief Legal Strategic Officer, lavorando a stretto contatto con l’amministratore unico, Dane Marciano, e il team tecnologico guidato dall’Ing. Luca Vignali, CTO dell’azienda, per affiancare loro in tutte le fasi di creazione di soluzioni e prodotti che necessitano, sin dalla loro progettazione, di trovare la corretta collocazione all’interno del quadro normativo e regolatorio esistente, nazionale e internazionale.
“Domanda
– Avvocato Giuliano, nel suo saggio esamina la recente pronuncia della High Court della Nuova Zelanda e affronta nello specifico la questione della natura giuridica delle criptovalute. Parla della criptovaluta come “cosa intangibile con funzione polimorfica”, cosa significa?“
La società digitale ci ha consegnato una nuova gamma di beni non materiali, fatta di dati, di informazioni che con le tecnologie attuali, quali quelle alla base del funzionamento delle criptovalute, vengono rese uniche o, come si dice, rivali, nel senso che il titolare di quell’informazione digitale può escludere tutti gli altri dallo sfruttamento.
Si tratta di una qualità propria dei beni materiali, impensabile per le informazioni digitali prima dell’avvento di Bitcoin.
Nel saggio ho parlato di funzione polimorfica poiché la criptovaluta, in quanto informazione digitale, può svolgere funzioni diverse ed essere strumento di pagamento, prodotto finanziario, se inserita in un’operazione economica più complessa, e finanche documento informatico, se rappresentativa di fatti o dati che abbiano una certa rilevanza giuridica in un dato ordinamento.
Non ha alcun senso affermare che la “criptovalute è..!”, ma precisare sempre che nel caso specifico la criptovaluta “si comporta come….”
“Domanda
– Dalla nota di commento alla sentenza si comprende che le criptovalute vadano considerate, dal punto di vista giuridico, quale beni fungibili, come ad esempio il denaro, in quanto prive di una loro individualità. Ci può spiegare bene questo concetto?”
In linea generale, le criptovalute trasferite, ovverosia bloccate ad una specifica chiave pubblica, ad esempio, dell’exchange incaricato della conservazione e gestione, perdono la loro individualità, in quanto appartenenti al medesimo genus e portatrici del medesimo valore.
Nei casi quindi di gestione centralizzata delle criptovalute da parte degli exchange, come nel caso deciso dalla sentenza dell’Alta Corte neozelandese, non sono distinguibili le criptovalute dei diversi utenti, ma non è sempre così.
Con specifici protocolli matematici, possiamo targhettizzare le criptovalute – nel protocollo Bitcoin si parla di monete colorate – in modo che in qualsiasi momento è sempre possibile identificare quella unità di criptovaluta trasferita e pretenderne la consegna (tralascio ovviamente le problematiche connesse all’esecuzione forzata di una tale richiesta).
Si tratta in altre parole di criptovalute “non fungibili”, così come lo sono i “Non Fungible Token“, meglio noti come NTF, che possono rappresentare i più svariati diritti su beni “fisici” o essere essi stessi dei beni digitali a tutti gli effetti.
Affidaty stessa ha lanciato una soluzione per la creazione di token “tipizzati”, ossia asset digitali unici, programmabili e non manomissibili grazie ai protocolli informatici alla base della tecnologia blockchain utilizzata.
La gestione legale e regolatoria è di fondamentale importanza in quanto la tecnologia e l’abilità degli informatici possono creare nuovi beni e abilitare nuovi servizi che non sempre il mercato è pronto, dal punto di vista normativo, a recepire.
E’ indispensabile quindi che il dipartimento informatico e quello legale lavorino a stretto contatto, al fine di dare al mercato ciò che in questo momento chiede ed è pronto a ricevere, soprattutto alla luce del nuovo quadro regolatorio in via di definizione e che prende in considerazione i nuovi paradigmi socio-economici, che necessitano di una adeguata conoscenza trasversale per la loro piena comprensione.
Saggio completo “Criptovaluta e Trust”, di Avv. Massimo GIuliano.
Possibilità di consultare, scaricare e/o stampare il saggio dell’ Avv. Massimo Giuliano cliccando il collegamento posto di seguito.