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Intro
L’interessante spunto di analisi introdotto nell’articolo al “Applicazioni Blockchain: Sport ed eSport” porta ad incuriosirsi al mondo tecnologico applicato allo sport, che sia fisico o digitale. In questi anni abbiamo notato una sempre maggiore apertura dello sport verso la tecnologia. Nazioni tecnologicamente più aperte, come ad esempio gli U.S.A, non si sono certamente posti problemi a testare ed implementare la tecnologia a livello sportivo.
In Europa, invece, assistiamo ad un approccio più oculato, guidato da una sorta di paura reverenziale verso le applicazioni tecnologiche allo sport: il concetto prettamente europeo è che lo sport, in quanto “fisico”, debba esser governato prettamente con un controllo umano, senza eccessive applicazioni tecnologiche. Le cose stanno però cambiando. Lentamente, ma costantemente. Esempi nel gioco del calcio sono la “goal line technology” o il “var”.
La blockchain stessa si sta inesorabilmente avvicinando al mondo dello sport. In alcuni casi assistiamo ad applicazioni reali della blockchain sul campo, in altri, invece, ci limitiamo a studiare progetti non ancora partiti, in fase di definizione o costruzione.
Ciò che d’altronde appare evidente è che grossi nomi dello sport non manifestino paure nell’adottare questa nuova tecnologia, implementandola nel proprio business sotto vari aspetti. Calcio, tennis, pugilato, canottaggio.. Vediamone qualcuno.
Nomi
- Gennaio 2018: l’Arsenal (Premier League inglese, calcio) firma un contratto di sponsorship con CashBet. Con questo passo l’Arsenal diventa la prima squadra di calcio ad aver aggredito il mondo criptovalutario, promuovendo la ICO di CashBet.
- Tokenizzazione degli atleti: Globaltalent sta diventando un esempio di come un atleta o un team possano autofinanziarsi tramite criptomoneta. Chi acquista il token di un atleta o un team, potrà guadagnare, in futuro, sui traguardi da loro raggiunti (differisce da una scommessa).
- Avai Futebol Clube è un club brasiliano di serie B che ha deciso di “tokenizzarsi” per poter autofinanziarsi la costruzione di infrastrutture con l’obiettivo della serie A brasiliana e della Copa Libertadores, tramite una ICO da 20 milioni di dollari.
- Paris Saint Germain (PSG, massima lega calcistica francese), Juventus e Roma (serie A italiana, calcio), West Ham (Premier League inglese, calcio), Galatasaray (massima lega turca, calcio), Atletico Madrid (massima lega spagnola, calcio) aderiscono alla piattaforma socios.com, per la tokenizzazione dei fans.
- Manchester City (Premier League inglese, calcio) firma con la piattaforma Superbloke (Sud Korea), startup che inserirà il team all’interno del suo gioco di calcio costruito su blockchain: i calciatori saranno “tokenizzabili” tramite la DAPP.
- Il Watford F.C. (team di Premier League di proprietà della Famiglia Pozzo, che possiede in Italia l’ Udinese Calcio in serie A) stringe un accordo di sponsorizzazione con l’azienda sportsbet.io (scommesse sportive in bitcoin) : risultante dell’accordo è stata la possibilità per la squadra di indossare sulla maglia il logo con la “B” di Bitcoin.
- Russell Okung, stella NFL degli LA Chargers si è esposto piuttosto decisamente verso il mondo blockchain, divenendo una sorta di educatore della cultura Bitcoin, parlando come speaker in conferenze Bitcoin come quella del 1 Settembre 2019 o esponendosi promuovendo il pagamento di parte degli ingaggi dei giocatori NFL in Bitcoin.
- Caroline Wozniacki, celeberrima tennista professionista, ha firmato da 1 anno un contratto con GCOX, Global Crypto Offering Exchange. E’ ufficialmente la prima tennista a possedere un proprio Token: sponsorship, merchandising, interazioni avanzate.. Il prossimo Roger Federer sarà tokenizzato? Alla stessa piattaforma si sono uniti Jason Derulo (celebre cantante) e Michael Owen calciatore inglese, Pallone d’Oro 2001, oltre all’ex pugile Manny Pacquiao.
- Pluri titolati e campioni del mondo di calcio come Gianluca Zambrotta (Nazionale italiana) e Lothar Matthaus (Nazionale italiana) hanno aderito a progetti in blockchain come tokenstars.com.
- Lionel Messi (leggenda calcistica, pluri titolato e pluri pallone d’oro) è ambasciatore ufficiale di Sirin Labs, azienda impegnata nella costruzione di devices basati sulla tecnologia blockchain.
- Personaggi del calibro di Luis Suarez (stella del Barcellona, calcio) e Floyd Mayweather (imprenditore ed ex campione di pugliato) sono coinvolti nell’azienda definita “The blockchain prediction market platform” stox.com .
- Mike Tyson (ex pugile di fama internazionale) è stato uno dei primi sportivi a credere fermamente nella blockchain: già dal luglio 2015 è entrato nel mondo Bitcoin, investendo in Bitcoin Direct.
- Ricordiamo certamente i gemelli Winklevoss: Cameron e Tyler. Campioni di canottaggio che presero parte ai Giochi olimpici del 2008 (Pechino, 6° posto nel “A2 senza”) ed ai Giochi panamericani del 2007 (Rio de Janeiro, oro nel “8 con”, argento nel “4 senza”). Divenuti celebri per la questione Facebook, investirono circa 11 milioni di dollari in Bitcoin nel 2013, oggi il loro investimento ha superato il miliardo di dollari. Hanno fondato Gemini un exchange di moneta cryptovalutaria, ancorato al dollaro U.S.A. : il Gemini Dollar è veicolato su blockchain Ethereum con token ERC20.
Chiunque potrebbe sentirsi libero di segnalare ulteriori progetti di personaggi di calibro internazionale: il web ne è pieno.
Sviluppo blockchain: qualche riflessione
E’ stato interessante notare come personaggi di spicco non abbiano avuto alcuna “paura reverenziale” nei confronti di questo nuovo ecosistema tecnologico: la blockchain. Attraverso una ricerca globale abbiamo reperito progetti di differente natura, in essere o ancora in fase di test.
Spesso la tecnologia blockchain è vista quasi come una chimera, ardua da applicare a situazioni distinte, difficile da identificare nei target di business che possa perseguire. E’ curioso, al contrario, notare come le fondamenta tecnologiche e/o filosofiche di tale tecnologia siano state rapidamente prese, assimilate ed adattate in numerosi contesti sportivi nello specifico di questo articolo.
Se di primo acchito sorgono istintivi timori in qualche modo reverenziali nei confronti della tecnologia blockchain, si scopre poi che in svariate zone del globo non ci sono state remore o paure o tentennamenti nell’avviare progetti di test di tale tecnologia in ambito sportivo; test che spesso si sono trasformati altrettanto rapidamente in progetti tangibili.
Nella ricerca sono andato indietro nel tempo, provocatoriamente e con curiosità, proprio per vedere “quanto presto” questi test – progetti sono nati in relazione all’avvento della blockchain non solo nel mainstream, ma anche e soprattutto semplicemente alla conoscenza di tutti tramite il mezzo internet.
Ecco che abbiamo toccato con mano quanto figure sportive più o meno conosciute abbiano deciso di credere così fermamente alle potenzialità della blockchain da affiancarsi a progetti più o meno interessanti, che coinvolgono vari sport, che esaltano un asset piuttosto che un altro.
Calcio europeo, sudamericano, National Football League, tennis, pugilato, stelle del calcio, ex campioni di canottaggio e proficui investitori, stelle del tennis, squadre di calcio sia top club che minori.. e l’elenco potrebbe proseguire.
I progetti che coinvolgono queste figure sono tra i più disparati:
- Biglietti “Smart”.
- Sponsorizzazioni crypto.
- Tokenizzazione degli atleti sia conosciuti che non.
- Tokenizzazione dei fans.
- Tokenizzazione dei dati di performance individuali degli sportivi.
E molto altro.
Applicazioni blockchain
Ecco che diventa interessante evidenziare i motivi (o alcuni di essi) per i quali la blockchain è in grado di impattare positivamente nello sport in generale, andando a ricercare alcuni numeri dello sport maggiormente seguito e praticato in ambito nazionale ed internazionale, soprattutto a livello europeo: il calcio.
- Grande difficoltà da parte dei team nel reperire nuove metodologie per migliorare ed aumentare i fatturati: le big sono sempre più big, le minori non riescono ad emergere in modo costante.
- C’è forte ricerca nell’inserire le nuove tecnologie in un sistema che ha grande bisogno di innovazione. La UEFA stessa spinge per introduzioni e test di nuove tecnologie (esempio: VAR).
- Non esistono più i presidenti calcistici di una volta: tasche infinite, finanziamenti del team continui ed incontrollati, spesso non “coperti” da corrispettivi introiti. Il Fair Play finanziario è ormai legge. I conti finanziari devono oggi rispettare certi parametri. Qui potremmo aprire un intero capitolo sulla fattività del Fair Play finanziario: funziona realmente? Può essere migliorato? La blockchain potrebbe donargli uno step ulteriore di sviluppo?
- Difficoltà di interagire in modo tangibile e fruttuoso con tifosi lontani dal luogo di origine del team in questione, soprattutto se sono in un’altra Nazione o Continente. Cosa potrebbe accadere se la blockchain potesse creare un ecosistema in stile app per smartphone e mettere in mano ai tifosi nuove forme di interazione con il proprio team, persino live durante un match? Quanto potrebbe essere monetizzato dagli sponsors un sistema di questo tipo? E dal team? E se persino gli utenti potessero trarne beneficio grazie a smart contracts e token specifici che premiano l’interazione? Queste sono soltanto alcune delle implementazioni attivabili tramite tale tecnologia.
- Spesso assistiamo a problemi nella gestione dei tifosi, sia internamente allo stadio che esternamente, come ad esempio il bagarinaggio. Quanto potrebbe guadagnarci il team nella possibilità di gestire dati degli utenti in area stadio, GDPR Compliant? Accessi, biglietti, tokenizzazioni di varia natura.. Quanto pagherebbero gli sponsors per avere la possibilità di interagire con tale mole di dati e di utenti?
Nel prossimo articolo proveremo ad analizzare gli aspetti maggiormente salienti nei quali la blockchain può essere usata come strumento tangibilmente utile ed applicabile allo sport, prendendo in esame numeri e dati reali.